Tradizione, qualità, amore per un prodotto senza tempo: sono questi i valori che ispirano e guidano da sempre l’azienda Agricola Valserena, la cui storia è legata strettamente a quella della famiglia Serra a Gainago, quando, nel lontano 1879, comprò il podere e gli annessi stabili che azienda oggi occupa.
Da allora si dedica esclusivamente l’allevamento di vacche di razza Bruna, il cui latte pregiato viene trasformato nel formaggio conosciuto come il Parmigiano Reggiano “di sola Bruna” Valserena.
Di tutto il comprensorio è il caseificio di cui si hanno notizie più antiche: quando, nel 1925, nacque il Consorzio del Parmigiano Reggiano, l’azienda produceva questo speciale tipo di formaggio già da una cinquantina d’anni.
Nel 2005, insieme ad altri allevatori di Brune, è stato costituito il “Consorzio Disolabruna®“, al fine di valorizzare i prodotti ottenuti dal latte di questa particolare razza, che nella sua trasformazione regala un sapore e una qualità squisitamente unica.
Ogni azienda del Consorzio viene poi contraddistinta dal il nome di chi alleva le vacche incisi sui due piatti della forma, così da garantire al consumatore la tracciabilità totale del prodotto.
Una garanzia che in casa Valserena è anche sinonimo di grande grande attenzione al benessere degli animali, tenuti e allevati da sempre nelle migliori condizioni durante tutto il loro ciclo di vita naturale.
Dal giugno 2016 è inoltre certificata “NO O.G.M.”: questo importante riconoscimento dà un’ulteriore garanzia al consumatore riguardo l’alimentazione degli animali allevati, che avviene unicamente con prodotti coltivati dall’azienda o acquistati da attività che hanno scelto di servirsi, certificandosi, di prodotti non geneticamente modificati.
Oggi l’Azienda Agricola Valserena produce circa 14 forme al giorno e segue tutta la filiera produttiva: nei suoi 400 ettari di terreno coltiva, con rotazione quinquennale, gli ottimi foraggi che nutrono le Brune da cui deriva il latte per il Parmigiano Reggiano, ma anche barbabietole da zucchero e i cereali (frumento e mais) e il prato di erba medica per il periodo di riposo. E, grazie al mais prodotto internamente e al siero di latte che rimane dopo la lavorazione del formaggio, alleva anche suini.